22 vittorie consecutive, una vittoria a 5 giornate dalla fine del campionato, 80 punti di media a partita: sono questi alcuni numeri della sensazionale calvalcata compiuta dalla prima squadra del Basket Pieve ‘94, che si è aggiudicata la vittoria del campionato di serie D e dalla prossima stagione si cimenterà, per la prima volta, in serie C silver.
Una squadra determinata, affiatata e sostenuta da una società altrettanto solida e da un main sponsor, GD Dorigo di Pieve di Soligo, che hanno sempre creduto nelle potenzialità dello staff tecnico e della formazione atletica.
Tra i protagonisti di questa impresa, il coach Filippo Osellame, ed il presidente, Rino Cesca, a cui abbiamo posto alcune domande.
FILIPPO OSELLAME
Quali sono stati gli ingredienti di questo traguardo?
Direi tre: la programmazione, la fiducia e l’entusiasmo.
Mi riferisco alla buona preparazione della squadra realizzata già durante l’estate scorsa: il lavoro congiunto con la presidenza ci ha portato a coniugare la scelta dei giocatori e a farla sposare con le prime preferenze ed esigenze agonistiche.
Non va sottovalutato il grande clima di fiducia che i ragazzi mi hanno accordato fin da subito, accogliendo con favore le mie proposte ed i miei suggerimenti. Ed infine il grande entusiasmo che si è creato per un gioco che coinvolgesse tutti i ragazzi e li rendesse protagonisti così che, nel corso della stagione, tutti i giocatori potessero avere l’opportunità di eccellere nel gioco.
Qual è stata la sua idea di gioco (vincente)?
Sono cresciuto guardando la Benetton Treviso degli anni d’oro e avendo numerosi allenatori dell’epoca come esempio. In particolare ho stimato molto Mike D’Antoni negli anni in cui ha sperimentato quel tipo di gioco che poi ha esportato nel campionato NBA americano, fatto di collettivo, gioco in velocità ed una conoscenza reciproca che matura con l’abitudine e la capacità di sapere leggere e prevedere azioni e gioco.
Qual é il ruolo del vivaio?
Uno dei nostri punti di partenza è stato proprio quello di cercare di creare quella pieviginità che ci contraddistingue, avere quindi dei giocatori che si conoscessero e frequentassero, anche fuori del campo, a cui sono poi stati aggiunti degli inserimenti mirati.
In coerenza con questo spirito, il vivaio rappresenta per noi il serbatoio da cui attingere e lo dimostrano, ad esempio, i due giovani atleti – Lorenzo Dorigo e Tommaso Finocchiaro – che nel corso della stagione hanno trovato uno spazio nella prima squadra pur militando nelle giovanili.
Quando ha capito che ce l’avreste fatta?
L’elemento che mi ha sempre dato fiducia è stato l’atteggiamento della squadra durante ogni allenamento.
Un impegno che, unito alle doti tecniche, facevano ben sperare che un grande risultato, quest’anno, si sarebbe potuto ottenere.
Concretamente, però, la consapevolezza è arrivata con la vittoria siglata dopo la pausa natalizia contro il Litorale Nord 96 a 70: è stata una prova di forza eccezionale, un’iniezione di fiducia e probabilmente la performance che ha definitivamente demoralizzato gli avversari che ci stavano inseguendo.
Avete già iniziato a lavorare per la prossima stagione?
Il fatto di aver vinto il campionato già a marzo rende tutto particolare perché lascia un impegno fisico e morale nei confronti del campionato in corso. Ciononostante, sebbene sia prematuro parlare della prossima stagione, è innegabile che la forza della squadra è stata quella di un gruppo che si è sempre sostenuto, per cui è realistico pensare che, per affrontare la serie maggiore, procederemo con degli inserimenti coerenti con la formazione attuale.
RINO CESCA
E’ una vittoria che vi aspettavate?
E’ senza dubbio una vittoria frutto di una programmazione che nasce da un lavoro di almeno 2-3 anni.
Non è un traguardo arrivato per caso. Anzi, già l’anno scorso avevamo costruito una squadra che poi è arrivata quarta nella regular season della serie D.
Con la stagione in corso abbiamo – grazie a coach Osellame – colmato alcune delle carenze, anche riportando a casa alcuni giocatori che nel frattempo militavano in altre società, e creato un gruppo che poteva fare ancora meglio. E così è stato. Addirittura oltre le aspettative perché 22 vittorie consecutive è un risultato così inusuale e lusinghiero che difficilmente si dimentica.
Cosa significa avere un’azienda come GD Dorigo alle spalle?
E’ fondamentale perché, oltre ad avere una struttura tecnica ed una formazione atletica, una società sportiva non raggiunge questi traguardi senza un solido sostegno economico come quello di GD Dorigo.
In questo il nostro main sponsor, devo dire, è una garanzia e rendono il nostro impegno ed i nostri sforzi più convinti.
Va anche detto inoltre che, che per la prima squadra il sostegno esterno diventa ancora più prezioso in quanto essa si sostiene proprio solo grazie agli sponsor che, in parte coprono, anche il settore giovanile.
Quali sono gli obiettivi ed i prossimi traguardi?
Come ogni promozione di serie, l’obiettivo successivo che ci si aspetta non può che essere la salvezza.
Da ambizioso quale sono, però, mi piacerebbe che, ora che la prima squadra è arrivata in serie C silver ci possa rimanere, e bene, conquistando le parti più alte della classifica. E’ una sfida, lo so. Ma senza sfide e sacrifici i risultati non si raggiungono.